Profumo di Liguria, "Mare, basilico e ardesia"

domenica 28 febbraio 2016

In ricordo di Maria Terrile Vietz e Vito Elio Petrucci


Maria Vietz e Elio Petrucci dipinti su ardesia



Maria TERRILE VIETZ
Maria TERRILE VIETZ

Maria Terrile Vietz è forse oggi la più conosciuta rappresentante del teatro in lingua genovese. Arriva al teatro nel 1956, ed ha la fortuna di incontrare un Maestro di pregio quale fu Emilio Del Maestro il quale, intuendone le capacità, le affida subito ruoli di primo piano. Capacità che, dopo una lunga pausa dovuta ad impegni di lavoro, verranno affinate dall’incontro con Vito Elio Petrucci, che metterà in luce tutta la potenzialità dei suoi mezzi espressivi. Questa unione artistica oltre al parere favorevole dei critici, le frutterà moltissimi premi tra i più importanti, l’ultimo dei quali il Melvin Jones Fellow alla carriera per l’impegno nella diffusione della lingua genovese. In alternanza al palcoscenico partecipa ai programmi Rai della Terza Rete e sui canali dell’emittente locale Telegenova con ampi consensi e alti indici d’ascolto. Da anni socia socia della gloriosa “A Compagna”, che le ha assegnato nel 2002 l’ambito premio L. De Martini ed eletta nello stesso anno vice Presidente della stessa, prima donna ammessa nello statuto societario a coprire cariche dirigenziali. Nel 2003 fonda un’associazione, di cui è Presidente, con sede nella Biblioteca Lercari di Villa Imperiale, intitolata a Vito Elio Petrucci.
http://www.erga.it/


 Dialetto Genovese 


SENSA RESPIO


Se ti me veddi parla' con unn-a pria,
e prie de chi e conoscio
unn-a per unn-a,
no dime ninte: a l'e 'na meschinetta
che drento a gh'ha tutte e facce
do mondo ma a no l'ha mai
incontrou
o scopello de l'ommo
ch'o ghe dagghe o respio.
De votte me contan de storie
che chi e savesse scrive
saieiva grande poeta.
Cosci' so che a fin de tutto
a vegnia' a neutte appreuvo
a l'urtimo seunno de l'urtima pria.
Italiano


SENZA RESPIRO


Se mi vedi parlare con una pietra,
le pietre di qui le conosco
una ad una,
non dirmi nulla: e' una poveretta
che dentro ha tutte le facce
del mondo ma non ha mai
incontrato
lo scalpello dell'uomo
che le dia il respiro.
A volte mi raccontano storie
che chi sapesse scriverle
sarebbe grande poeta.
Così so che alla fine di tutto
verra' la notte dopo
l'ultimo sogno dell'ultima pietra.
Vito Elio Petrucci


Maria Vietz, intramontabile attrice teatrale genovese e grande esperta di dialetto “zeneize”

Vito Elio Petrucci

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vito Elio Petrucci (Genova27 aprile 1923 – Genova17 maggio 2002) è stato un poeta,
 giornalista e commediografo italiano.
Ha scritto diverse pubblicazioni sul dialetto e la cultura genovese,
 di cui era un appassionato sostenitore e divulgatore.
 Era membro dell'Association Internationale pour l'Utilisation des Langues Régionales
di Liegi e della Académie des Langues Dialectales del Principato di Monaco.
Tra le sue pubblicazioni, 12 raccolte di poesie dialettali,
 21 libri su cultura e tradizioni genovesi,
 diverse commedie in genovese e scritti in collaborazione con altri autori.
 Le sue opere sono presenti in antologie di poesia dialettale
 quali ad esempio Le parole di legno e Le parole perdute.
 Tra le sue raccolte ricordiamo Bansighæ da l'æxia (1970),
 Un vento döçe (1972),O quadrifeuggio (1980), Ciù in là de parolle (1990).
E' sepolto nel Famedio del Cimitero monumentale di Staglieno a Genova

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